
Cabinati Arcade
Mortal Kombat II
Anno: 1993, Editore: Midway, Genere: Combattente
Mortal Kombat II è un videogioco arcade della categoria picchiaduro a incontri prodotto da Midway Games nel 1993. È il seguito pluriacclamato del famoso Mortal Kombat, che un anno prima aveva raggiunto picchi di violenza grafica mai sfiorati prima da altri videogiochi. Questo sequel mantiene ed esalta ancor più le “clamorose” caratteristiche del primo titolo, consacrando così il marchio Mortal Kombat come un autentico fenomeno di massa a livello mondiale. MK II venne convertito per numerose piattaforme domestiche, edito principalmente dalla Acclaim Entertainment, ed è stato più volte definito dalla critica uno dei più influenti picchiaduro di sempre.
Modalità di gioco
Le novità rispetto al primo Mortal Kombat:
- Il nuovo gameplay è in generale più rapido e scattante, e si ha un feedback più immediato quando si eseguono i comandi di mosse semplici o speciali. Ciò fa di MK2 uno dei più veloci e dinamici giochi di lotta della sua epoca. È noto che Mortal Kombat 1 traeva invece il proprio fascino dalla prerogativa (intenzionale o no) di far agire i combattenti a ritmi più moderati, o, se vogliamo, “umani”, con meno frenesia ma maggior senso del calcolo e della premeditazione. In sintesi, i due classici MK1 e MK2 risultano entrambi efficaci ed amatissimi dai fans, ciascuno con la propria diversa giocabilità. Il seguente MK3 segnerà un ulteriore incremento nel ritmo di gioco, azzerando totalmente i tempi di studio/riflessione in favore della rapidità totale [esempio: introdurrà il tasto “corsa”].
- Viene qui introdotta una nuova mossa semplice, comune a tutti i combattenti, detta “roundhouse kick”, un calcio “a rotazione” che spazza via l’avversario (indietro + calcio alto) come un uppercut/montante. In generale, è stata sviluppata una maggiore differenziazione tra colpi alti, colpi bassi (è ora possibile un “crouch punch”, un pugno sferrato da accovacciati) e colpi aerei; sono infatti possibili molti più attacchi aerei (in volo) e mosse speciali effettuabili in aria. I combattimenti assumono quindi dinamiche più complesse ed articolate, “a tutto schermo”.
- La risoluzione della grafica è aumentata rispetto al precedente capitolo e inoltre la trama si fa sempre più complessa. La definizione degli effetti sonori e dei brani della soundtrack è notevolmente incrementata, con un campionario molto più vasto di voci/grida di combattimento ed un repertorio musicale rinnovato che accompagna gli incontri in modo molto più avvolgente e profondo rispetto alla semplicità dei sottofondi di MK1.
- L’ambientazione generale del gioco è il regno di Outworld, governato da Shao Kahn. Gli eventi si spostano dunque dalla Terra (la solitaria isola di Shang Tsung ospitava MK 1) ad un’altra realtà, dominata da scenari surreali ed evocativi.
- Benché non più tenuto sulla Terra, il secondo torneo mantiene le caratteristiche “orientali” e tribali che dominavano MK 1. Sono presenti figure come monaci, ninja e guerrieri appartenenti a qualche “ordine” o codice. Le musiche di accompagnamento sfruttano ancora motivi orientali, ricchi di gong e droni/tappeti sonori che evocano culture orientali.
- La vera novità è data da alcuni elementi ultraterreni e favolistici (relativi all’Outworld), come oggetti volanti o presenze eteree fluttuanti nell’aria, che inquadrano il gioco in un contesto ben più “fantasy” rispetto a MK 1.
- I guerrieri hanno più di una Fatality ciascuno e sono state introdotte in maggior numero le Stage Fatality in cui lo scenario aiuta ad uccidere il perdente in modo spettacolare.
- In questo episodio sono state introdotte le Babality (l’avversario si trasforma in neonato) e le Friendship (il vincitore, anziché infierire sul perdente, regala un atto di amicizia nei confronti dell’avversario, esibendosi in una scenetta dal tono comico). Inoltre, nella versione Mega Drive, tramite un codice, Raiden può utilizzare la Fergality (l’avversario diventa un omino sorridente, caricatura di Fergus McGovern, che curò il porting del gioco per tale console).
- Non ci sono più le prove di forza (“Test Your Might”) e l’Endurance durante il torneo come nel precedente episodio. Il nuovo Battle Plan (piano di combattimento) prevede di affrontare tutti i 12 combattenti standard presenti nel menu di selezione, l’ultimo dei quali (il 12°) è sempre Shang Tsung. (Prima di S.Tsung è possibile affrontare Jade, indicata da una casella con punto interrogativo). Dopo S.Tsung, si affrontano i due boss finali: Kintaro e Shao Kahn.
- Reptile e Shang Tsung sono stati aggiunti come personaggi giocabili e con mosse speciali proprie. (Lo stregone S.Tsung, che in MK 1 era un anziano demone dai lunghi capelli grigi, ha ora assunto le sembianze di un giovane guerriero). Sono inoltre stati aggiunti Kitana, Mileena, Jax, Baraka, Kung Lao. Sono invece stati rimossi Sonya Blade e Kano perché prigionieri di Shao Kahn. I personaggi segreti sono Jade, Smoke e Noob Saibot.
- Oltre che per le eccellenti novità nel gameplay e sul piano grafico/sonoro, MK2 è diventato famoso anche per essere considerato uno dei più difficili Mortal Kombat mai realizzati (se non il più difficile in assoluto) nell’ambito del Giocatore Singolo (contro la CPU), specialmente nella classica versione Arcade, ovvero quella presente nelle sale giochi. L’intelligenza artificiale guidata dalla CPU, infatti, non lascia minimamente spazio a errori o a lievi esitazioni del giocatore, che viene contrastato alla perfezione nel 99% delle mosse che egli esegue, semplici o speciali che siano. È ipotizzabile che i programmatori della Midway tennero conto del fatto che nelle sale giochi [si parla della metà degli anni ’90] gli utenti non dovevano soffermarsi più di qualche minuto su un singolo gioco, e, per dare ricambio continuo agli utenti (ed anche per indurre gli stessi ad inserire più monete possibili nella macchina), svilupparono una CPU eccezionalmente robotica, di impietosa difficoltà. Dopo i primi 1 o 2 avversari che appaiono piuttosto abbordabili, il giocatore noterà un drastico incremento di difficoltà che renderà pressoché impossibile al principiante proseguire la (lunga) scalata verso Kintaro e Shao Kahn, a meno che non si ricorra a tattiche “astute”, mirate a sfruttare i pochissimi punti deboli dello stile robotico dei guerrieri mossi dalla CPU.
Fonte: Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Mortal_Kombat_II)
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Info brevi
Piattaforma: Arcade, Super Nintendo, Game Boy, Sega Saturn, Sega 32X, Sega Mega Drive, Sega Game Gear, Sega Master System, PlayStation, MS-DOS, Amiga
Data di pubblicazione: 1993 (arcade)
Genere: Picchiaduro a incontri
Origine: Stati Uniti
Sviluppo: Midway
Pubblicazione: Midway, Acclaim Entertainment (conversioni)
Modalità di gioco: Singolo giocatore, multigiocatore
Periferiche di input: joystick 8 vie, 5 pulsanti (HP, LP, BLOCK, HK, LK)
Distribuzione digitale: PlayStation Network
Preceduto da: Mortal Kombat
Seguito da: Mortal Kombat 3